Il nome del rione e della chiesa ha origine controversa: forse perché in questa contrada c’erano numerose botteghe in cui si conciavano pelli di capretto, in latino “camoccia”. Fu eretta alla fine del XII sec. ed è una delle più antiche della città, in un quartiere di costruzioni medievali e protetto da mura romane. Nel 1394 fu concessa da papa Bonifacio IX ai domenicani che vi costruirono un convento. La facciata ha forma quadrata, mentre l'interno è ad unica navata con tre cappelle su ogni lato. Notevole il portale sorretto da due colonne romane ornate da capitelli corinzi. Numerose tele e affreschi ornano l’interno, di particolare interesse è la terza cappella da sinistra dove è conservata un’antichissima e preziosa statua lignea (noce) di fine XII secolo: la Madonna in trono con in grembo il Bambino, detta “Sedes Sapientiae” in quanto la Madonna tiene in braccio la sapienza, il Cristo. Oggi è esposta nel Duomo.