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PALAZZO VESCOVILE

Alla sinistra del Duomo, accessibile tramite una scala, il Palazzo Vescovile di Todi venne commissionato nel 1593 dal Vescovo Angelo Cesi, realizzato nel luogo dove sorgevano le case dei canonici e pensato come dimora degna di un principe mecenate rinascimentale. L’edificio era articolato in quattro livelli: al piano inferiore, all’altezza del giardino chiamato “orto del vescovo” e oggi dismesso, si trovavano cucine, stalle, cantine e magazzini. Dallingresso centrale, attribuito al Vignola, si accedeva al primo piano che ospitava la curia, la cancelleria e l’archivio. Da questo livello una scala monumentale conduceva al piano nobile che ospitava la Sala del Trono, concepita come luogo di rappresentanza e apoteosi dell’autorità vescovile, in cui si tenevano le udienze. La sala, affrescata da Ferraù de Faenza, riportava il cartiglio e il ritratto di tutti i pastori che guidarono la chiesa tudertina da San Terenziano ad Angelo Cesi. Nello stesso piano nobile erano presenti ancora la cappella privata e la Galleria, affrescata dal pittore Andrea Polinori con episodi della storia di Todi. Da questa si accedeva ai saloni privati del vescovo oggi adibiti a sede della biblioteca diocesana. Infine, il quarto ed ultimo piano del Palazzo Vescovile di Todi era destinato esclusivamente alla servitù. Sul lato posteriore del palazzo c’erano un’uscita per i carri e le carrozze e due “invisibili” scale a chiocciola ad uso della servitù. Consigliatissima la visita guidata, le guide sono top.

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