"Cercavo una fuga dalla città, dalle rovine di una città alienante. Volevo planare su una distesa di fiori invece di una distesa di uomini impazziti. Volevo riscoprire una civiltà antica, sperare di riscoprire radici, usanze e costumi più proporzionati, più sani, più umani, più normali, più fisiologici. Volevo sentire la vita, volevo recuperarne ogni valore, ogni gusto e profumo. Volevo isolarmi ma neanche troppo, volevo vivere comunque un piccolo contesto sociale, un paese.

L’Italia è ancora ricca di queste realtà che vanno tuttavia scomparendo, o così stanno cercando che accada. A meno di 150 km sono approdato in un luogo dalle caratteristiche geologiche, storiche ed urbanistiche uniche. Siamo nel cuore dell’Italia e della sua storia, si percepiscono le influenze etrusche e poi romane ma soprattutto una conformazione spiccatamente medievale. Per i metropolitani "medioevo" significa arretratezza, ma la storia (e la vita stessa) è ciclica, non esiste evoluzione ma solo trasformazione, ovvero adattamento. Sono proprio i fatti e la storia  a dimostrarlo.

I ritmi sono blandi, molto blandi. Qui è tutto discreto, non eccessivo in niente. Il silenzio è regale anche nel centro storico, pur vivendovi qualche migliaio di anime e contenuto afflusso di turisti. Tutto sembra funzionare,  c’è tutto il necessario… quello che cercavo.

La vita a Todi è un saliscendi bucolico da una collina dove è collocata; scendi giù per fare e comprare e sali su per pensare e godere, ma è questo tragitto a renderla straordinaria e capirete perché quando lo farete, ne respirerete ogni bellezza.
I paesaggi che sembrano convogliare tutta la natura, per intero vi travolgeranno e ve ne sentirete finalmente parte armonica.
Credo sia tra i pochi luoghi in cui un paese sembra di viverlo in campagna, e la campagna sembra di viverla in paese.

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Non esiterò a segnalarvi anche quello che non funziona, qualora ci fosse"

                                                                                                 Massimo Tassone